Comunicato
Stampa 1 maggio 2012 Partecipazione Democratica per Stefania Osmari
Sindaco di Nemi
“Passeggiando
per l'Ecomuseo”
Tante
le persone accorse per l'iniziativa di Partecipazione Democratica per
riscoprire i sentieri del Lago
“Ecco
Nemi celato entro una conca….”
Così
Lord Byron scriveva nei primi anni dell’ottocento, ma celati ancora
sono nel nostro territorio tanti sentieri e tante meraviglie.
Proprio
oggi ci siamo imbattuti in una di queste bellezze, un posto unico,
magico, incantato, disperso tra il nulla di un’incuria sempre
maggiore e l’incapacità delle vecchie amministrazioni comunali di
valorizzare a pieno un patrimonio naturale, artistico e storico che
ci appartiene ma che in pochi hanno la fortuna di conoscere ed
apprezzare.
L’idea
promossa dalla lista “Partecipazione Democratica” è nata con lo
scopo di percorrere e toccare con mano i territori che, secondo un
progetto da noi delineato, costituiscono quello che sarà l’ECO
MUSEO della Valle del Lago.
Il
gruppo di escursionisti, armato di comodi indumenti e scarpe da
trekking, si è riunito in mattinata in Piazza Umberto I; il nostro
punto di partenza; da qui, scendendo lungo il belvedere Dante
Alighieri, abbiamo intrapreso il sentiero a sinistra, subito dopo il
famoso “Arcu da Pete”.
Immediatamente
ai nostri occhi è risaltato lo stato di totale abbandono di quelli
che anche storicamente sono stati sentieri sacri ai romani.
Chissà
cosa penserebbe la Dea Diana se sapesse che il suo limpido e
cristallino specchio è contornato da una cornice consunta e logora
che non rende certo lustro né al paese né tantomeno al lago stesso?
Con
difficoltà siamo riusciti a muoverci lungo il sentiero,
inerpicandoci tra rovi e vecchie staccionate instabili e insicure.
Grande
è stata la soddisfazione nel trovarci di fronte al romitorio di san
Michele Arcangelo.
Una
lapide commemorativa del V secolo, insieme ai resti di sepolture
cristiane a fossa, nella zona delle antiche mole presso la fonte
Egeria, ci testimoniano che tale sito nemorense ha visto gli albori
del cristianesimo. Piccolo gioiello di semplice fede e arte tra
alberi silenti che ne conservano gelosi la sua storia millenaria.
Sulla
strada del ritorno, dopo varie considerazioni teoriche e la stessa
constatazione in loco, ci siamo resi conto di come un progetto di
recupero possa essere fattibile senza altissimi costi da parte del
Comune.
La
riqualificazione immediate di specifiche zone porterebbero al nostro
paese un incremento turistico non indifferente, creando nuovo indotto
per il commercio ed eventuali posti di lavoro per i giovani di Nemi.
E’
davvero un peccato non poter apprezzare né disporre a pieno di tutte
queste ricche risorse; poche sono le frecce rimaste nella faretra
della nostra Dea Artemide e chissà cosa potrebbe scrivere un novello
Lord Byron del nostro piccolo paese? Sicuramente i suoi occhi e la
sua penna avrebbero molti spunti per decantare, in negativo, la
decadenza di uno dei posti più belli del mondo.
Nessun commento:
Posta un commento